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Oggi, come suggerisce il titolo, ti parlerò degli elementi base della Grafica.
Probabilmente ti sembrerà superfluo parlarne, visto che di sicuro li conosci, ma molto spesso ciò che diamo per scontato ci sorprende con uno sgambetto. Intendo quindi spiegarti ugualmente quali sono e, soprattutto, come puoi utilizzarli per emozionare e comunicare uno o più messaggi.


Punto


Il punto è l'origine di tutto ciò che la tua mente può creare. Allineato con altri punti può dare vita ad un segmento, una retta, a un piano e a molto altro ancora. Ma anche da solo o restando separato da altri punti può comunicare con coloro che l'osservano. 

- illuminare: come nell'esempio in basso, il punto può dare l'illusione di essere una fonte di luce o una particella illuminata.


                      


- scurire: oppure, basti guardare la pop-art, può dare l'idea di una porzione in ombra.

- colorare: idea nata con il Puntinismo, punti colorati e strettamente affiancati e sovrapposti possono trasformarsi in oggetti ed effetti visivi.

- creare pattern: basti pensare agli abiti e alle stoffe a point.


Linea


Come secondo elemento dopo il punto troviamo la linea che, come abbiamo imparato da bambini in Geometria, è composta da una serie di punti di ugual dimensione allineati gli uni dietro agli altri. A nostra disposizione abbiamo una grande varietà di linee: dritte o curve, spesse o sottili, tratteggiate o continue, ma anche zigzagate, ondulate o composte da un pattern.
Gli utilizzi che possiamo farne sono svariati: 

- dividere: possiamo usarle per separare due o più elementi.

- organizzare: similmente al punto precedente, la linea crea delle aree chiuse, permettendoci di separare alcuni elementi dagli altri. Un esempio sono le griglie e le colonne.

- evidenziare: per esempio quando sottolineiamo un termine importante.

- collegare: pensa ad un albero genealogico o ad una mappa concettuale: cosa ti fa comprendere che un elemento è figlio o legato ad un altro?

- contornare: ma anche circondare. Crea un contenitore vuoto che puoi riempire con altri elementi o con un piano, dando vita così ad una forma.

- creare un diagramma: la linea ci permette di disegnare l'evoluzione o l'involuzione di una dinamica, ma anche di segnarne degli intervalli.

- creare pattern: pensa ad un disegno ad inchiostro, come nell'esempio qui in basso. Oppure immagina un bel maglione a fasce; seppur larghe, anche quelle sono linee.




- dare volume: anche qui ti invito a studiare l'esempio del grifone. Guarda la zampa a destra: le vedi le linee che seguono la forma dell'arto? Senza di esse dovresti indovinare il volume, invece così ti è ben chiaro.

- movimentare: un buon esempio lo troviamo ancora una volta nel fumetto. Quando un personaggio fa uno scatto, questo è accompagnato da un fascio di segmenti che partono dall'origine del movimento e finiscono là dove il movimento finisce. 



- disegnare: pensa all'immagine qui in alto; il disegno è composto principalmente da linee dritte e curve.

- indicare: siamo portati a seguire con l'occhio il percorso che una linea sembra seguire iniziando dal capo più sottile (guardare l'esempio di sopra). Le linee sono molto utili nello spingere la vista là dove noi vogliamo.

- dare energia: qual è l'evento naturale che più di tutti ci dà l'idea di energia? A me viene in mente il fulmine e questo è composto da "linee" di energia.




Forma


Le forme si presentano a noi di vari tipi: abbiamo le forme geometriche (cerchio, quadrato, triangolo, etc...), le forme che ricordano elementi naturali (foglie, conchiglie e altro) e le forme astratte che ricordano oggetti, concetti o servizi (icone, figure stilizzate...).
Ecco come possiamo utilizzarle:

- trasmettere informazioni: ad esempio, quando su un biglietto da visita vogliamo sottolineare che stiamo fornendo un numero di cellulare, quest'ultimo possiamo precederlo con l'icona di una cornetta.

- esprimere idee: mi viene in mente quando, da bambina o ragazzina, scrivevo delle dediche nel diario delle mie compagne e le decoravo con cuoricini e arcobaleni: il mio intento era quello di trasmettere affetto e allegria (ci riuscivo? Chissà!). Un altro esempio che potrei farti, decisamente più serio, può essere il cartello di un manifestante con simboli filosofici, religiosi e/o politici.




- creare maschere: vale anche per i testi. Le maschere sono delle aree selezionate per essere modificate o tagliate fuori da una modifica. Un esempio è l'immagine qui in basso in cui è stata usata un'immagine scura con un effetto fumoso come base e a cui è stata sovrapposta la sagoma di una testa (che ha funto da maschera). Su tutta l'area e sulla maschera è stato steso del bianco e successivamente la maschera è stata tolta. Come ultimo step, sono state inserite delle decorazioni sia sulla porzione bianca che su quella mascherata.




- suggerire sensazioni: pensiamo alle pubblicità dei tè freddi. Possiamo notare che i prodotti sono gocciolanti e sempre o spesso accompagnati da frutti belli, maturi e bagnati e da cubetti di ghiaccio. Questi elementi vogliono suggerire la sensazione di freschezza che proveremo se sorseggeremo il tè.

- categorizzare: la grafica è fortemente influenzata dal target di riferimento e dalla natura del prodotto/servizio pubblicizzato. Se, per esempio, vogliamo creare il pattern di una carta da regali, questa potrà essere unisex, per uomini, per donne o per bambini (sicuramente esistono molti altri target). La carta potrà avere una fantasia con sagome o disegni di animali, arcobaleni, dinosauri e robottini se per bambini o con glitter, disegni di pietre e fiori se per donne. Al contrario, per gli uomini, le forme da utilizzare saranno appuntite e geometriche.


Concludo con i primi tre elementi base della Grafica. Nel prossimo articolo proseguirò l'argomento iniziando dalla texture.

Grazie per la lettura e a presto!