Benvenut* o bentornat* alla lezione dedicata ai principi di ripetizione e gerarchia.

Riportiamo alla memoria i due concetti così come li ho citati precedentemente:

La ripetizione di elementi uguali o simili permette la creazione di pattern e dà l'impressione di movimento, unità, equilibrio e/o ritmo.

La gerarchia consente l'ordine e attribuisce importanza ad elementi e spazi. Attribuisce inoltre ritmo ed è figlia della ripetizione e della proporzione.

Come già anticipato, la ripetizione e la gerarchia sono strettamente legate. Senza ripetizione la gerarchia non ha senso, perché stabilire delle regole senza seguirle con coerenza ci porta a perdere tempo e a ottenere un risultato poco professionale. Inoltre gli elementi che non rispettano la gerarchia non sono identificabili nel loro ruolo e diventano scarsamente leggibili.
Pensa se leggendo un libro trovassi i titoli, le citazioni e i testi con gli stessi font e le stesse dimensioni, o ancor peggio con stili totalmente a caso; la lettura ne risulterebbe rallentata perché ti ritroveresti a dover capire anche il ruolo che ricopre il testo, oltre che il testo stesso.

In alcuni casi la dipendenza tra i due principi è reciproca, cioè la ripetizione necessita della gerarchia per essere fatta con efficacia. Se, per esempio, stabiliamo che i titoli sono di 18 px e in bold, mentre il corpo del testo è in 12 px regulare (gerarchia), abbiamo un'aiuto per comprendere come e quando riproporre le caratteristiche (ripetizione).


Vediamo quali elementi grafici utilizzare per mettere in pratica il principio della ripetizione:

- punto, linea e forma: molto utili per la creazione di pattern.


Immagine creata e scaricata da Freepik 

- colori, pieni e vuoti: principio utile per tutti i tipi di progetto (illustrazione, grafica, web design, animazione,...). La ripetizione degli stessi colori ci permette di rendere facilmente attribuibile a un determinato contesto il nostro progetto.

- dimensioni.

- inclinazione.

- texture e pattern: usare sempre gli stessi pattern e texture in un progetto contribuiscono a costruirne e affermarne l'identità.


Passiamo ora alla gerarchia e agli elementi a nostra disposizione:

- punti, linee e forme: le caratteristiche degli elementi possono essere cambiate in base all'importanza che si vuole attribuire loro. Con questo principio puoi costruire mappe concettuali efficaci e di facile interpretazione.



- colori: gli elementi sono categorizzabili anche con l'aiuto dei colori.

- pieni e vuoti: gli elementi importanti occupano spazi più ampi.

- proporzioni e dimensioni: più un oggetto è importante, più è grande.

- prospettiva e posizione: gli elementi grafici importanti appaiono in posizioni più accessibili visivamente. Nella foto in basso la mucca è la protagonista della scena, tant'è che si trova in posizione dominante rispetto all'albero dietro di lei. Possiamo notare che la massa dell'animale copre parte della vegetazione, sottolineando la sua importanza.



- focus e contrasto: gli elementi grafici in secondari possono essere sfocati per mettere in primo piano i protagonisti della scena.

- prossimità: gli elementi importanti sono spesso vicini ad elementi altrettanto importanti. Per esempio, un titolo appare sempre in cima, è seguito da un titolo secondario, poi abbiamo un sottotitolo e infine il corpo di un testo. Non vedremo mai il corpo di un testo vicino al titolo e in fondo il titolo secondario.


Concludo qui con la ripetizione e la gerarchia. 
Nella prossima lezione parleremo della proporzione e della varietà, chiudendo così con i principi della grafica.


A presto!