Bentornato/a a questa nuova lezione sul Web Design!
Concluse le leggi della Gestalt, riprendiamo a parlare dell'UX ritornando al concetto di usabilità.
Usabilità
Ricordi quando ti ho parlato dei tre valori che ha un sito (reale/atteso/percepito)? Dissi che l'UX dipende dai gap tra i tre valori spiegati e che più i valori sono vicini migliore è l'esperienza dell'utente. Ecco, feci degli esempi per farti comprendere che cosa intendevo dire e mostrai come fosse indispensabile per l'utente riuscire a muoversi agevolmente nel sito.
L'usabilità non è altro che questo: la facilità e la naturalezza con cui l'utente riesce a rapportarsi con le nostre pagine.
Per comprendere ancora meglio il concetto, ti riporto la definizione ufficiale di usabilità (Norma ISO 9241-11 - Ergonomics of Human-System interaction Guidance on usability):
"L’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le
quali determinati utenti raggiungono
determinati obiettivi in determinati contesti."
Approfondiamo i termini in grassetto:
- efficacia: determinata dal raggiungimento dell'obiettivo da parte degli utenti. Per esempio, se i clienti si rivolgono al nostro e-commerce di abbigliamento per acquistare prodotti (obiettivo), il numero di loro che lo farà/ci riuscirà ci dà un'idea dell'efficacia del sito.
- efficienza: è legata ai tempi necessari al raggiungimento degli obiettivi. Se i nostri clienti sono tediati da lunghe pause dovute ai caricamenti delle pagine possiamo parlare di scarsa efficienza.
- soddisfazione: riguarda le sensazioni provate dall'utente nel corso di tutta la navigazione all'interno del sito. Più intense e frequenti sono le sensazioni positive provate, migliore sarà l'usabilità.
Perciò possiamo riformulare la definizione di usabilità di un sito dicendo che essa è "misurabile" grazie alle facilità e rapidità con le quali l'utente riesce a raggiungere i propri obiettivi.
Ma come possiamo rendere un sito usabile?
Ecco una lista di consigli:
1 - economia negli input: ridurre il più possibile il numero di click, azioni e caricamenti necessari;
2 - intuitività: facilità nell'utilizzo e nell'apprendimento;
3 - a prova di inesperto: risposte adeguate ad approcci errati (ricordi la legge di Postel?);
4 - precisione: nessun elemento deve essere messo lì per caso, né avere un aspetto che suggerisca scopi diversi;
5 - attenzione al target: non dimenticare mai che il tuo obiettivo è arrivare al cliente (o al cliente del tuo cliente);
6 - output adeguati: se cerco un filtro per il mio condizionatore scontato del 10%, mi aspetto un filtro per il mio condizionatore scontato del 10%;
7 - non lasciare in sospeso: a ogni azione del cliente deve corrispondere un'azione del sistema, soprattutto se c'è da aspettare che vengano caricate delle informazioni. Quindi via a finestre di dialogo, clessidre e altre animazioni che ci invitano ad attendere;
8 - istruzioni: non dare per scontato che il cliente sappia cosa deve fare;
9 - la creatività è uno strumento: e non lo scopo, sii semplice;
10 - presentarsi: per assicurarsi la fiducia del cliente è necessario fargli sapere chi è l'azienda rappresentata dal sito e lasciargli dei contatti;
11 - testi chiari: e sintetici;
12 - velocità: non sovraccaricare le pagine con video, immagini, banner e audio non necessari e assicurati che i file inseriti pesino poco;
13 - organizzazione: gli argomenti/prodotti devono essere raccolti in categorie facilmente raggiungibili dai vari menu;
14 - orientamento: fa' che l'utente possa sempre sapere dove si trova grazie al breadcrumb e dove andare attraverso la mappa del sito (vedi sul Glossario);
15 - accessibile a tutti: tra i tuoi clienti potresti avere persone diversamente abili. Non dimenticarti di loro.
Con questa lista abbiamo finito.
Nel prossimo articolo parleremo di accessibilità e di come possiamo aiutare gli utenti diversamente abili a muoversi all'interno del nostro sito con naturalezza.
A presto!
Photo by David Travis on Unsplash