Bentornat* o benvenut* in un nuovo tutorial dedicato alla tipografia!

Oggi voglio parlarti dell'usabilità di un font, ossia delle strategie da mettere in atto per rendere i caratteri leggibili e godibili da parte degli utenti.


- la personalità: per quanto ci troviamo di fronte a elementi "morti", i font sono dotati di un carattere che li rende ideali per alcuni scopi e pessimi per altri. Soffermati bene a riflettere sui tuoi obiettivi quando vai a scegliere un font.

- non usare sempre gli stessi: e soprattutto non usare solo i font disponibili di default nel tuo PC, ma cercane di nuovi online o creali. Come dice il primo suggerimento, ogni font ha una sua personalità e quelli di default non gridano certo "originalità" e men che mai "ricerca".

 più font insieme: se ti ritrovi a scrivere articoli o libri, dovrai necessariamente utilizzare almeno due font differenti, uno per il titolo e un altro per il corpo del testo. Puoi usare anche lo stesso font ma in bold per i titoli o i sottotitoli differenziali abbastanza da creare contrasto. Come sempre, lascia che il lavoro altrui ti ispiri; sfoglia libri, cataloghi e giornali per studiare le soluzioni altrui.

- dimensioni: anche la "taglia" delle tue lettere ci comunica qualcosa. Più è grande un testo, infatti, e più è importante ciò che ha da dirci.

- 12 punti e co.: a proposito di dimensioni, ricorda che i 12 punti vanno associati solo e soltanto al corpo dei testi quali articoli o romanzi. Anche con 10 punti puoi scrivere testi particolarmente lunghi, ma il suo utilizzo deve essere giustificato dalla grande mole di caratteri da inserire in un documento. Per esempio, tutti i libri che ho letto nella mia vita hanno come corpo 12 punti, l'unica eccezione l'ho riscontrata nella trilogia de "Il Signore degli Anelli", che nonostante i suoi 10 punti di testo arrivava a più di 3200 pagine. Al di sotto dei 10 punti (7 o 8 punti) puoi scrivere i testi nei biglietti da visita. Al di sopra dei 12 punti puoi scrivere sottotitoli, titoli e su supporti di grandi dimensioni (poster, stampe per t-shirt e altro). Scegli le dimensioni dei caratteri in base alla distanza a cui l'osservatore deve poter leggere: il rapporto tra distanza e dimensione è direttamente proporzionale.

- sfondi scuri: è bene evitare sfondi scuri sotto i testi, anche se questi ultimi li si sceglie molto chiari. La regola vale soprattutto per libri, articoli e documenti con molto testo da leggere. Non vale per i testi brevi, ma è consigliabile rendere il contrasto tra sfondo e caratteri molto forte.

- ALL CAPS: è utilizzato per "gridare" un qualcosa e viene percepito come un'aggressione o un ordine; quindi, vuoi per questioni di cortesia e netiquette (buona educazione su internet), vuoi per leggibilità, non è bene scrivere con sole maiuscole. Come con la regola precedente, anche questa vale soprattutto per documenti come libri, articoli, post sui social e testi molto lunghi.

- small caps: utilizzabili per sigle e termini particolari. Ad esempio PC, TV o SMS.

- lunghezza della riga: la lunghezza della riga deve essere proporzionale alle dimensioni del font. Suggerisco per ogni punto di dimensioni per il font poco meno di un centimetro di riga. Per esempio, se vogliamo scrivere un articolo con caratteri di 12 pt, la lunghezza ideale si aggira tra gli 11 e i 12 cm.

- interlinea ideale: Per una maggiore leggibilità, è bene che l'interlinea sia leggermente più alta del font. In basso trovi due esempi: nel primo abbiamo un testo in 12 pt con interlinea di 14 pt, poco sotto un testo di uguale dimensione e interlinea di 11 pt. Con molta probabilità il primo ti sembrerà più leggibile.



- tipologie leggibili: i serif e i sans serif sono i font più leggibili. Per tal ragione sono gli unici utilizzati nei testi di documenti, libri, cataloghi...

- leggibilità di un singolo font: ogni font ha una propria leggibilità. Non necessariamente se appartengono alla stessa categoria sono ugualmente leggibili. Un esempio sono i due testi calligrafici qui in basso: quale ti sembra più leggibile (cliccare sull'immagine per aprirla)?


- gli a capi: da evitare quando è possibile, gli a capi che troncano un termine rendono meno leggibile un testo.

- termini orfani: sono quelle parole che vengono lasciate sole su una nuova riga alla chiusura di una frase. Da evitare assolutamente.

- sottolineature: è bene mettere in evidenza un termine o una frase con una o al massimo tre modi. Personalmente, sottolineo quando devo mettere in evidenza una frase di particolare importanza: un avvertimento o un link se si tratta di un supporto digitale. Quando voglio mettere in evidenza un termine invece uso il bold. In ogni caso non cambiare colore ai testi per metterli in risalto, l'effetto non è piacevole.

- punteggiatura: usa correttamente la punteggiatura a meno che non vuoi creare un effetto che stupisca o faccia ridere (volutamente).


Con la lezione di oggi ho finito!


A presto!