Bentornat* o benvenut* a questo nuovo tutorial sulla tipografia!
Oggi vado a spiegarti come assicurarsi l'accessibilità nell'utilizzo e nella creazione di un font.
Se non dovessi conoscere il termine "accessibilità" all'interno del contesto grafico, ecco la definizione che riporta Wikipidia:
"L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio, di una risorsa o di un ambiente d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d'utente."
Detto in parole povere, è la capacità di rendere comprensibile e utilizzabile un qualcosa anche a persone con disabilità di varia natura. Per approfondire ti consiglio di leggere i tre articoli che ho scritto nella sezione Web Design.
Questo il link al primo articolo sull'argomento.
Ecco una lista di strategie:
- le "rn" che assomigliano a una "m": osserva l'esempio qui in basso.
Per chi è ipovedente o ha problemi a vedere da vicino una "rn" in corsivo può assomigliare a una "m". Assicurati perciò di porre sufficiente distanza tra le due lettere, senza però farle sembrare appartenenti a due parole diverse.
- l'altezza della "x": la lettera "x" deve essere un po' più alta delle altre lettere che occupano soltanto l'area dell'occhio medio (parte 1). Ciò permette di dare più "aria" ai caratteri vicini, così da renderli maggiormente leggibili.
- ascendenti e maiuscole: gli ascendenti di lettere come la "f" o l' "h" devono essere più alti delle lettere in maiuscolo per essere più leggibili.
- rapporti tra pance e occhielli: maggiore è la differenza tra i due, migliore è la leggibilità di una lettera. Quindi ingrossa le pance e riduci gli occhielli.
- differenziazione: gli speroni, le code, le grazie e i colli devono essere diversi tra loro per forma e dimensione, o si corre il rischio di avere lettere troppo simili tra di loro.
- ascendenti: la porzione degli ascendenti che si eleva sull'occhio superiore deve essere per altezza del 17-20% rispetto all'altezza della "x".
- ritmicità: spaziature tra lettere coerenti e il più possibile uguali favoriscono la leggibilità.
- terminali: le parti "interrotte" delle lettere come la "c" e la "e" devono sembrare troncate per non apparire all'occhio come attaccate. In basso un esempio che mostra due "c" a confronto. La prima è quella corretta.
- la coda della "Q": questa porzione della "q" maiuscola deve essere visivamente cadente, o la lettera rischia di essere confusa per una "A" in stile calligrafico.
- enfatizzare: porre enfasi a code, grazie, ascendenti e discendenti senza strafare.
- b e d: differenziare bene queste due lettere in quanto sembrano la stessa ma riflessa orizzontalmente rispetto all'altra. Lavora su speroni e grazie.
Oltre alla lista qui in alto, ti consiglio di dare un'occhiata a "Tipografia - parte 1 - La struttura di una lettera" per vedere gli altri suggerimenti per creare fantastici e originali font.
Con la prossima lezione parleremo delle regole sull'usabilità dei font e degli abbinamenti più riusciti da scegliere per i nostri progetti.
A presto!