Benvenuto/a alla terza lezione sul Web Design!

Ritorniamo all' UX e approfondiamola meglio.
L'User Experience è letteralmente l'esperienza dell'utente/cliente che si approccia a un software o a un sito web. L'esperienza riguarda il prodotto che proponiamo nella sua interezza, quindi ha a che fare sia con la piacevolezza del design che con la facilità di utilizzo.
Ma come quantificare l'UX, la soddisfazione, un qualcosa che non ha un'unità di misura?
Attraverso il valore reale, il valore atteso e il valore percepito del sito.

Ecco di cosa sto parlando:

- Valore reale: cosa davvero il nostro prodotto offre
- Valore atteso: cosa l'acquirente/internauta si aspetta dal prodotto
- Valore percepito: come l'acquirente/internauta vive l'interazione con il prodotto

Più precisamente, un'ottima UX è determinata dalla "vicinanza" dei tre valori. Maggiore è il gap tra di essi, più avremo da lavorare per migliorare l'esperienza dei nostri utenti.

Ecco alcuni esempi:

1 - reale/atteso: il nostro sito vende capi d'abbigliamento personalizzati (valore reale) e un utente si rivolge a noi perché si aspetta di poter acquistare t-shirt personalizzate (valore atteso); l'utente effettuerà l'acquisto desiderato se troverà ciò che cerca, quindi se le sue aspettative saranno soddisfatte o persino superate. L'acquisto perciò è indice di una buona UX.

2 - atteso/percepito: il cliente si aspetta di acquistare t-shirt personalizzate senza stress (valore atteso) e durante la navigazione sul nostro e-commerce non trova intoppi (valore percepito); essendosi mosso agevolmente nel sito l'UX sarà positiva.

3 - percepito/reale: il cliente cerca nel nostro sito una t-shirt con scollo a V da personalizzare ma non riesce a trovarla, quindi pensa che non ci sia (valore percepito); in realtà c'è (valore reale), non l'ha trovata perché era stata inserita nella categoria sbagliata (per esempio, tra le felpe); qui il divario tra valore percepito e reale ci ha penalizzati, l'UX dovuta ad un errore di usabilità (ti spiegherò il concetto meglio più avanti) sarà cattiva.

Il punto è perciò ridurre il gap tra i tre valori. Come ottenere questo risultato? 
Attraverso tutta una serie di regole di percezione cognitiva e sensoriale da sfruttare durante la progettazione del sito. Molte di queste regole non sono utili soltanto in questa disciplina, ma anche nelle Arti Figurative, come ad esempio le leggi della Gestalt (tant'è che ne parlerò anche nelle lezioni di Graphic Design).

Qui in basso i 16 principi della Gestalt in breve:

1 - Effetto di usabilità estetica: un buon design rende l'esperienza più piacevole e possibili intoppi maggiormente tollerabili

2 - Legge di Fitts: la vicinanza e le dimensioni di un bersaglio lo rendono più facile da raggiungere

3 - Legge di Hick: il tempo necessario per prendere una decisione aumenta con il numero e la complessità delle scelte

4 - Legge di Jakob: fornire modelli familiari

5 - Legge del destino comune: elementi situati in una stessa area o racchiusi dagli stessi confini sono considerati parte di un gruppo

6 - Legge della pregnanza: immagini complesse sono percepite nella maniera più semplice possibile in quanto richiede uno sforzo cognitivo minimo

7 - Legge della prossimità: elementi vicini saranno considerati parte dello stesso gruppo

8 - Legge della somiglianza: elementi simili per una o più caratteristiche sono considerati parte dello stesso gruppo

9 - Legge dell'uniformità: elementi visivamente connessi sono percepiti come più correlati degli elementi senza connessione

10 - Il rasoio di Occam: semplificare gli elementi senza comprometterne la funzione

11 - Legge del giudizio finale: le esperienze sono giudicate in base a come sono vissute al loro apice e alla loro conclusione

12 - Legge di Postel: essere flessibili in ciò che si riceve e precisi su ciò che si invia

13 - Effetto della posizione su serie: si ha una maggiore propensione a ricordare il primo e l'ultimo elemento all'interno di una serie

14 - Legge di Tesler: all'interno di sistemi composti è necessario mantenere una certa complessità

15 - Effetto Vorn Restorff: all'interno di un insieme di elementi, quello che differisce maggiormente dagli altri risalta

16 - Effetto Zeigarnik: le persone ricordano meglio le attività incomplete o interrotte rispetto a quelle concluse

Dal prossimo articolo ti spiegherò con alcuni esempi pratici come mettere in pratica queste leggi durante la costruzione di un sito.

Ti lascio quindi ringraziandoti per aver letto questa lezione! A presto!