Benvenuto/a a questo nuovo articolo!
Riprendiamo subito da dove avevamo lasciato con i nostri 16 principi.
Legge del destino comune
Elementi situati in una stessa area o racchiusi dagli stessi confini sono considerati parte di un gruppo
Hai un esempio del principio in questione nella colonna alla destra di quest'articolo, dove trovi quattro anteprime con poche ed essenziali informazioni. Come puoi vedere, le immagini sono facilmente attribuibili all'articolo di appartenenza grazie alla loro disposizione e a un segmento grigio che separa le sezioni in cui sono distribuite. Se scendi in basso e studi il footer avrai un altro esempio di come l'occhio legga con facilità aree separate sfruttando spazi e disposizioni. Tutti i siti internet sono costruiti in questa maniera, motivo per cui ti invito ancora una volta ad allenare il tuo intuito navigando nel web con spirito di osservazione.
Legge della pregnanza
Immagini complesse sono percepite nella maniera più semplice possibile in quanto richiede uno sforzo cognitivo minimo
Se pensi di essere pigro non ti preoccupare, su questo punto non potrai mai battere il tuo cervello. Il nostro organo infatti lavora molto meno di quanto potrebbe, tanto che dimentica, sorvola e si distrae continuamente (ovviamente non includere nel mio discorso i casi limite come chi è affetto da ADHD). Pensa a tutte quelle volte in cui qualcuno ti parla e tu con il pensiero sei altrove, oppure a quando cerchi qualcosa che non usi di frequente e non ricordi dove l'hai messa. Sappi che queste situazioni non dimostrano che sei uno stralunato, ma che in quei momenti il tuo cervello ha sentito la necessità di risparmiare risorse per compiti presenti o futuri più importanti. Il nostro intero corpo è infatti predisposto ad attingere alle riserve di energia perlopiù per compiere azioni significative per l'esistenza: per il cervello porre continua e intensa attenzione a tutto ciò che l'occhio vede è, appunto, qualcosa di estremamente faticoso e inutile. Ora ti pongo delle domande da internauta: il logo di Google lo conosci? Suppongo di sì. Lo sapresti riconoscere? Anche qui suppongo di sì. Sei in grado di dirmi che porzione del logo è occupata dal rosso? Se la risposta è sì, complimenti, ma la maggior parte di noi non lo sa. Cosa voglio dirti con questo esempio? Che il cervello percepisce ciò che realmente conta per identificare quel che gli occorre. Saper riconoscere il logo di Google è sufficiente per utilizzarlo, memorizzare la disposizione dei suoi colori invece è uno sforzo privo di utilità . Quindi, quando progetti qualcosa ricordati della tendenza a semplificare del cervello e punta sulla riconoscibilità degli elementi visti con "occhio pigro".
Legge della prossimitÃ
Elementi vicini saranno considerati parte dello stesso gruppo
Per darti un esempio pratico di questa regola ti invito di nuovo a dare un'occhiata alla colonna qui accanto. Potresti mai confonderti nell'attribuire le date al giusto articolo? Sono certa di no.
Legge della somiglianza
Elementi simili per una o più caratteristiche sono considerati parte dello stesso gruppo
Riprendiamo la sezione accanto come esempio: le immagini che accompagnano i testi sono diverse le une dalle altre, ma ti sentiresti mai di dire che svolgono funzioni differenti? Pensi che siano tutte anteprime di articoli? Io credo di sì. Per quanto non raffigurino la stessa scena, la tua mente intuisce dalla loro forma, dalla collocazione e dall'aspetto dei testi che le accompagnano che svolgono tutte lo stesso compito, seppur per articoli differenti. Quando le vedrai di nuovo nel footer e in altre colonne le riconoscerai e attribuirai loro lo stesso compito. Da questa legge puoi facilmente capire che porre attenzione alla coerenza degli elementi è fondamentale per non far sentire spaesato il tuo visitatore.
Anche questo articolo sulle leggi di Gestalt è concluso. Con il prossimo articolo riprenderò l'argomento iniziando dalla legge dell'uniformità .
A presto!